4° corso per gli ambasciatori
Il 4° incontro del corso di mariologia per gli ambasciatori presso la Santa Sede è stato inaugurato da P. Cesare Vaiani, Segretario della Formazione e Studi dell'Ordine dei Frati Minori. Il suo discorso:
Eccellentissimi Signori Ambasciatori, fra Stefano Cecchin, Presidente della P.A.M.I., fr Bogusz Stanisław Matuła, Segretario della stessa, a nome del Ministro Generale dell’Ordine dei frati minori, fr Michael Perry, e anche a nome mio personale, vi porgo il saluto caro a san Francesco: il Signore vi dia pace!
Il Ministro Generale, impossibilitato a partecipare, mi incarica di esprimervi il suo compiacimento per questa iniziativa di un Corso di Mariologia per gli ambasciatori dell’America Latina presso la Santa Sede, che è oggi alla sua quarta lezione.
Tale iniziativa rientra bene tra gli scopi della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, che oltre al compito di preparare e dirigere i Congressi Mariologici-Mariani internazionali, ha anche il compito di “favorire le iniziative, che promuovono la conoscenza e il culto della Beatissima Vergine” (Statuti art. 3 c), come recitano gli Statuti dell’Accademia stessa.
La devozione alla Vergine Maria è parte integrante della fede cattolica, e non può essere considerata un “optional”. Se pure è vero che, nelle diverse spiritualità cattoliche, diverso è il ruolo o l’importanza della devozione a Maria e che solo nelle spiritualità esplicitamente e primariamente mariane essa giunge ad essere il centro catalizzatore dei comuni valori cristiani, è tuttavia vero che il riferimento a Maria fa parte necessariamente di ogni tradizione spirituale.
Tra queste diverse spiritualità, permettetemi di citare quella francescana, a noi particolarmente cara, e che nel corso dei secoli ha sviluppato alcuni temi mariani, primo tra tutti quello della immacolata concezione di Maria. Ma su questo vi ha parlato o vi parlerà fra Stefano Cecchin, con la sua competenza.
Io voglio solo notare che già in san Francesco d’Assisi si trova un solido riferimento a Maria: egli nei suoi Scritti ci ha lasciato due preghiere a Maria, che rivelano non solo una pietà affettuosa alla Madre di Dio, ma anche una solidità di contenuti teologici.
L’esempio di san Francesco incoraggia l’iniziativa di questo Corso, perché ci insegna nei fatti che per rivolgersi a Maria non bastano i pii affetti, ma ci vuole anche la solidità della dottrina. Un ciclo di lezioni, quali quelle offerte da questo Corso, offre dei contenuti dottrinali che sostengono anzitutto una seria conoscenza della dottrina mariologica e che ciascuno potrà poi usare anche a sostegno della propria personale devozione a Maria.
Un grazie dunque a chi ha voluto e organizzato questo Corso e un augurio di un buon proseguimento a tutti voi, che ne avete voluto saggiamente usufruire.
Da parte del Ministro Generale, vi assicuro il suo ricordo nella preghiera e la benedizione di san Francesco.
Roma, 15 gennaio 2018