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Cattedra di studi mariologici

Beato Giovanni Duns Scoto

"Mi rallegro che la Pontificia Accademia Mariana Internazionale ed il Pontificio Ateneo Antonianum abbiano istituito una cattedra di studi mariologici intitolati a questo grande teologo"

(Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti alla Terza Pubblica Seduta delle Pontificie Accademie, 7 novembre 1998)

nota storica

Il 14 dicembre 1933, all’inaugurazione dell’allora ‘Pontificio Ateneo Antonianum’ (PAA), P. Carlo Balić fu incaricato di tenere il Sermo academicus occasione sollemnis inaugurationis novi Athenaei Antoniani de Urbe; in quell’assai significativa occasione, egli mise in risalto quanto l’Ordine dei Frati Minori aveva fatto nei secoli in favore della teologia mariana e in special modo per la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Si può quindi dire, che l’Antonianum, nelle sue radici fatte di uomini, di idee e di tradizioni carismatiche, nasce con un esplicito rimando alla nota mariologica che si concretizzò immediatamente nell’istituzione di una speciale “cattedra mariana”: essa comprendeva lezioni generali di mariologia per tutti i dottorandi della Facoltà di Teologia e trattazioni di speciali questioni mariane e scotiste per gli iscritti alla sezione di dogmatica.

L’interesse non passeggero suscitato da questi studi portò l’Ordine dei Frati Minori ad istituire, il 26 luglio 1946, sempre presso il PAA la ‘Commissio Marialis Franciscana’ con il fine di coordinare le provincie OFM negli studi mariologici, allora stimolati e orientati in modo particolare alle ragioni della possibile definizione dogmatica dell’Assunzione. Tale Commissione aveva anche il compito di istituire una ‘Academia Mariana’, che fu annunciata dal ministro generale, P. Perantoni, il 29 aprile 1947 durante il 1° Congresso assunzionista francescano. Questa ‘Academia’ si consolidò quando la Santa Sede la scelse per organizzare il 1° Congresso Mariologico Internazionale che era stato proposto dal PAA con le famiglie francescane nel 1950 per la proclamazione del dogma dell’Assunzione.

Il 25 gennaio 1959 papa Giovanni XXIII indiceva il Concilio Ecumenico Vaticano II. Il PAA inviò alla Commissione antepreparatoria del Concilio 9 studi di cui 4 riguardavano il tema mariano: 1. la definibilità della maternità spirituale di Maria; 2. la dimensione ecumenica della mariologia; 3. le festività liturgiche mariane; 4. la morte della Vergine. Tra i periti del Concilio troviamo il p. Carlo Balić, che era già stato chiamato a far parte della Commissione per la proclamazione del dogma dell’Assunzione, a cui venne affidato il tema mariano del Concilio: lo schema “de Beata”, che sappiamo essere stato la base del capitolo VIII della Lumen gentium.

L’8 dicembre 1959, con lo stesso percorso fatto per l’erezione del PAA, l’‘Academia Mariana’ venne elevata al rango di “Pontificia” da Giovanni XXIII con il “motu proprio” Maiora in dies, ricevendo la missione di costruirsi come l’ente di coordinamento su scala universale degli studi mariologici a nome e per conto della Santa Sede: nasce così la ‘Pontificia Academia Mariana Internationalis’ (PAMI), ‘Locus mariologicus’ di riferimento per tutti i cultori di mariologia del mondo. Per questo motivo, la PAMI venne aggregata al PAA con decreto del Ministro Generale del 18 maggio 1972 in qualità di istituzione scientifica specializzata nel settore della mariologia. A questo titolo, con la successiva Convenzione stipulata tra il PAA e la PAMI il 19 novembre 1998, in continuità con la cattedra mariana del 1933 e in sintonia con la tradizione mariana dell’Ordine si è istituita nella Facoltà di Teologia la «Cattedra di studi mariologici “Beato Giovanni Duns Scoto”». Per l’occasione il Santo Padre Giovanni Paolo II disse: «Il Beato Giovanni Duns Scoto, cantore dell'Immacolata Concezione, scrisse: “Se dunque Cristo ci ha riconciliato perfettissimamente con Dio, ha meritato che venisse rimesso a qualcuno questo gravissimo castigo. Questo non poté essere che a favore della Madre sua” (Opus Oxoniense, 3.1). Mi rallegro che la Pontificia Accademia Mariana Internazionale ed il Pontificio Ateneo Antonianum abbiano istituito una cattedra di studi mariologici intitolati a questo grande teologo».

La Cattedra fu voluta per onorare la memoria del nostro «Dottore Sottile e Mariano» che «della “Scuola francescana” divenne il rappresentante più qualificato […] subordinando il sapere al ben vivere». E per ricordare come la riflessione mariologica, sostenuta dall’ispirazione carismatica francescana, sia un vero e proprio servizio non secondario e non “opzionale” alla Chiesa e al Mondo. Nel tesoro intellettuale del pensiero francescano, infatti, risplende l’eccellenza della carità cristica sopra ogni scienza. Gesù Cristo è inteso nel suo primato universale, quale capolavoro di Dio, glorificatore della Santissima Trinità e Redentore del genere umano, Mediatore e Re nell’ordine naturale e soprannaturale, al cui lato splende di originale bellezza la “Vergine fatta Chiesa”, l’“Immacolata Concezione”, “Regina degli Angeli e dell’universo”, “Madre di Misericordia e di pietà” e “Stella dell’Evangelizzazione”.

Su richiesta del Consiglio della Facoltà di Teologia (del 17 febbraio 2001) il Senato Accademico, nella seduta del 3 marzo 2001, ha approvato che gli studenti, che si iscrivono a una delle specializzazioni della Cattedra di studi mariologici, sostituendo i corsi opzionali e i seminari (16 ore), potranno conseguire il titolo: licenza/dottorato in Teologia Dogmatica, Spiritualità, Scienze dell’Evangelizzazione con la caratte-rizzazione in mariologia. Con questo atto accademico, memore del patrimonio mariologico mariano dell’intera famiglia francescana, la Pontificia Università Antonianum ha affidato alla PAMI l’approfon-dimento e la strutturazione della dimensione mariologico-mariana radicata nella sua missione accademica ecclesiale e carismatica a servizio dell’annuncio evangelico e dello sviluppo integrale delle famiglie umane.

Questo, proprio perché la PAMI, nella sua triplice apertura alla Chiesa, al Mondo e alla tradizione francescana, sino ad oggi «ha accompagnato il Magistero universale della Chiesa con la ricerca e il coordinamento degli studi mariologici... attraverso la cooperazione con diverse istituzioni accademiche», dando «una chiara testimonianza di come la mariologia sia una presenza necessaria di dialogo fra le culture, capace di alimentare la fraternità e la pace». In questo cammino, la PAMI ha sempre valorizzato e vuole continuare a valorizzare la «Cattedra di studi mariologici “Beato Giovanni Duns Scoto”», attraverso la “cultura del dialogo” tra la francescanità che le è tipica con l’oggi della Chiesa e del mondo sempre più segnati in modo irreversibile dalla multiculturalità e dalla multireligiosità della casa comune dove tutti siamo fratelli e sorelle.

Proprio al fine di sviluppare ancora di più questo dialogo tra francescanità, mariologia, fedi, religioni e culture nella direzione auspicata anche dal Magistero Pontificio, la PAMI, per la sua specificità e competenza, «restando sempre attenta ai “segni dei tempi mariani” che percorrono la nostra epoca»,  intende ora allargare ulteriormente lo spettro di studio finora assicurato dalla sola cattedra “Duns Scoto” ad altre aree “sensibili” nel dibattito non solo epistemologico/teologico ma anche antropologico-sociale che vedono la presenza attiva e non trascurabile del francescanesimo nella costruzione della «fratellanza umana per la pace mondiale», della «ecologia integrale», della «lotta alla criminalità», dell’«amicizia sociale» e della «new economy», esplorandovi il potenziale e molteplice apporto legato alla figura di Maria, donna ebrea, cristiana, musulmana. Ella, infatti, è colei che «vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace».

Fine della cattedra

§ 1. Il fine del Cattedra è determinato dagli Statuti generali e particolari della PUA e da quanto stabilito di comune accordo tra le Autorità accademiche dell’Università e il Presidente dell’Accademia (Conv. n. 2).

§ 2. Per conseguire il proprio fine accademico e formativo nello studio della mariologia, della mariologia francescana in particolare e della pastorale mariana in generale, secondo prospettive e metodi trans-disciplinari e trans-culturali mission-oriented all’implementazione dei molteplici processi di costruzione del dialogo ecumenico, del dialogo interreligioso, della fratellanza umana, del “patto educativo globale tra le generazioni”, dell’antropologia e dell’ecologia “integrali”, della chiamata alla legalità e alla cooperazione internazionale, dell’amicizia sociale e della pace universale, la Cattedra si attiene fedelmente a quanto stabilito dagli Statuti per quanto riguarda il conseguimento dei Gradi Accademici di Licenza e Dottorato in teologia con la caratterizzazione in mariologia.

§ 3. La Cattedra articola la sua attività accademica e formativa in specifiche aree trans-disciplinari.

Configurazione delle aree trans-disciplinari

§ 1. Per quanto riguarda i corsi comuni della Licenza, la Cattedra si regola a norma delle Ordinazioni della PUA (art. 52,2c).

§ 2. Le discipline della specializzazione in teologia dogmatica a caratterizzazione mariologica sono strutturate sulla base delle seguenti aree:

 

1) Area di studi mariologici francescani: Cattedra di studi mariologici “Beato Giovanni Duns Scoto.

 

2) Area: Maria via di pace tra le culture:

 

     a) Liberare Maria dalle mafie: dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi della PAMI.

     b) Mariologia, società ed economia: dipartimento per una finanza sostenibile ed innovativa, l’economia integrale e la cittadinanza inclusiva della PAMI.

     c) Mariologia, fede, comunicazione ed umanizzazione: Dipartimento per i nuovi linguaggi, i giovani, il sapere e l’azione.

     d) Maria e il creato: Dipartimento per il benessere integrale.

 

3) Area Mariologia e studi islamici.

 

4) Area di Santa Beatrice da Silva (Cátedra de Santa Beatriz de Silva).

Titoli accademici, pubblicazioni, crediti

§ 1. Per gli studenti iscritti regolarmente alla Facoltà di Teologia che frequentano un piano di studio seguendo i corsi della Cattedra e realizzano una tesi a tema mariologico viene rilasciato il diploma di Licenza/Laurea in Teologia dogmatica o spiritualità ‘con caratterizzazione in mariologia’.

 

§ 2. La Cattedra cura la pubblicazione di tesi e altri studi particolarmente meritevoli nelle collane scientifiche della PAMI (Convenzione, n. 2.1.b).

 

§ 3. Per gli altri corsi il Decano della Facoltà di Teologica stabilisce le modalità per ottenere gli ECTS (European Credit Transfer System).

Studenti

§ 1. Studenti ordinari. Sono gli studenti iscritti regolarmente alla Facoltà di Teologia della PUA.

§ 2. Studenti straordinari. Sono gli iscritti a speciali corsi.

§ 3. Gli studenti uditori. Sono quanti vogliono assistere a determinate lezioni.

Altre attività formative

© Pontificia Academia Mariana Internationalis

§ 1. La Cattedra promuove incontri, conferenze, seminari – sia in forma presenziale che in forma telematica – relativi alle aree di studio ad esso pertinenti.

 

§ 2. La cattedra promuove giornate di studio e iniziative formative in special modo per l’Ordine Francescano Secolare, per le Provincie e i Santuari francescani, oltre che per gli istituti religiosi di ispirazione francescana.

§ 3. A norma dell’art. 2.1.c) della Convenzione con la PUA la Cattedra, in collaborazione con l’università, favorisce l’approfondimento della mariologia nei centri di studio dell’Ordine e dell’intera Famiglia francescana.

 

§ 4. La Cattedra offre incontri, conferenze, seminari per Catechisti, Movimenti e Santuari mariani, religiosi e religiose di famiglie di ispirazione mariana.

© Pontificia Academia Mariana Internationalis

Ubicazione delle attività

© Pontificia Academia Mariana Internationalis

§ 1. Per le sue attività in modalità presenziale, principalmente i corsi accademici, la Cattedra utilizza una sua sede propria: l’Aula Duns Scoto situata nei locali in uso alla PAMI per i suoi fini istituzionali.

 

§ 2. Per i diplomi e/o attestati di frequenza (con o senza ECTS) si può usufruire del modo telematico con normale iscrizione alla PUA.

© Pontificia Academia Mariana Internationalis

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